Giorgio Taborelli
Intellettuale, editore, amico della musica, insostituibile collaboratore e consigliere degli Amici della Scala, Giorgio Taborelli non amava farsi fotografare: eccolo in un raro ritratto col sovrintendente Carlo Maria Badini. Non amava nemmeno il presenzialismo. Eppure senza di lui gli Amici della Scala non avrebbero potuto essere quello che sono stati. Prima delle prime, le conferenze, gli incontri, le pubblicazioni hanno portato per lunghi e lunghi anni il “segno” di Giorgio Taborelli. È un’emozione ascoltare – dopo la presentazione di Sergio Sablich – l’inizio di un suo intervento dedicato alla società all’epoca della vicenda narrata nel Rigoletto di Verdi. Nelle immagini, la lettera della moglie dopo la sua scomparsa.