STREHLER. Lo spazio, il gesto

Due mostre dedicate a Giorgio Strehler in occasione del centenario della nascita, a cura di Vittoria Crespi Morbio, allestimento di Valentina Dellavia, grafica di Emilio Fioravanti.

Strehler. Lo spazio

Museo Teatrale alla Scala (sino a settembre 2022)

Ricostruzioni sceniche, costumi, bozzetti e figurini, illustrano gli allestimenti di Gianni Ratto, Luciano Damiani, Ezio Frigerio, gli scenografi di Strehler: «Nella sua interpretazione dello spazio scenico, Giorgio Strehler non parte da una concezione architettonica. Il suo metodo è raccogliere sensazioni, suggestioni, ricordi, poi elaborati, intrecciati e ramificati. Sono gli scenografi con i quali collabora a strutturare con lui e per lui lo spazio».

Il libro di Vittoria Crespi Morbio Giorgio Strehler e i suoi scenografi, e le sue monografie dedicate a Gianni Ratto ed Ezio Frigerio (edizione Amici della Scala-Step grafiche), rimangono un prezioso corollario per approfondire il tema.

Strehler. Il gesto

Ridotto dei palchi (sino a settembre 2022)

La mostra fotografica illustra l’operato di Strehler regista: «Il regista non ‘guida’ l’attore, ma lo investe di sé, trasponendosi completamente nel personaggio. ‘Madame Bovary c’est moi’: Strehler potrebbe dirlo di Macbeth, Simon Boccanegra, Don Giovanni, ma anche di un soldato nel Cappello di paglia di Firenze, dello Spirito del Male nell’Angelo di fuoco, di una pettegola comare di Windsor nel Falstaff».

Gli Amici della Scala sono lieti di avere contribuito al buon esito della mostra.

Le fotografie di Francesco Maria Colombo documentano l’allestimento della sezione dedicata allo spazio.

Il cappello di paglia di Firenze di Nino Rota, 1958
Scene di Luciano Damiani, costumi di Ezio Frigerio
Anaide. Costume indossato da Silvana Zanolli
Il cappello di paglia di Firenze di Nino Rota, 1958<br>Scene di Luciano Damiani, costumi di Ezio Frigerio<br>Anaide. Costume indossato da Silvana Zanolli
Foto di Francesco Maria Colombo
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